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Innovazione nella continuità


Mi presento. Sono Nicola Simonetti, medico-chirurgo e mi sono da sempre interessato anche di giornalismo.

Mi è stata affidata la direzione di questo nostro-vostro giornale, cartaceo e web, subentrando a Michele Pettinato che ha dovuto, purtroppo per noi, rinunziare per esigenze di lavoro. Egli, però, non si allontana dal NOCI gazzettino e, come primo mio atto non formale, l’ho pregato di rimanere vicino a noi e di non negarmi i suoi preziosi consigli (che, comunque, gli chiederò sempre) e, nei limiti delle sue possibilità di tempo e lavoro, la sua collaborazione.

A Michele, grazie per la sua attività qualificata ed apprezzata e gli auguri migliori per la sua carriera ed un abbraccio cordiale che significa resta con noi.

Nuovo direttore, nuovo programma? No. Con la proprietà (che ringrazio per la fiducia accordatami e che spero di meritare nel tempo e nel lavoro) e con i colleghi della Redazione, abbiamo deciso di continuare nella linea prescelta. Innovazione, legata a tempo e circostanze, nella continuità.

Con voi lettori, che saluto cordialmente, continueremo ad avere colloquio-rapporto privilegiato e rispettoso e vi invito a farci conoscere desideri, richieste e, soprattutto, critiche costruttive. Il giornale va scritto e letto insieme.

Un invito che rivolgo anche a chi è ospite temporaneo di Noci, a chi la visita ed alla comunità di immigrati da qualunque Paese essi provengano e qualsiasi ruolo essi, qui, rivestano.

Un saluto con stima alle Autorità della nostra città con le quali confermiamo collaborazione e rispetto ma vorremo assolvere anche il compito tradizionale della Stampa che è registrazione, commento oggettivo, pungolo e – quando necessaria – critica costruttiva.

Nel ricordavi tutti e nella condivisione di ogni gioia ed affanno, vi saluto, da concittadino “aspirante”, con tanta cordialità anche a nome della Proprietà e della redazione.

Mi si permetta, in questa occasione, di ricordare, con piena riconoscenza ed affetto, i miei genitori (nati e vissuti a Noci) e familiari che, ahimè, non ci sono più ed a quelli felicemente viventi e meravigliosi ai quali mi legano riconoscenza ed affetto e che felicemente ritrovo ogni volta che vengo.

Ai Padri Benedettini, cui devo formazione ed esempio, il saluto devoto. Un nostalgico ossequio all’abate dom Donato Ogliari che continuerà – auspico – la sua ambita e preziosa collaborazione con il nostro Gazzettino.

Un grazie a mia moglie che, innamorata di Noci, non ha opposto – come ha sempre fatto – alcun se né ma a questo ulteriore mio impegno

Nicola

 

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