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Perché Sanremo è Sanremo


Il delirio è cominciato qualche mese fa con il totoconduttore e il totovallette. Da qualche settimana si è passati al totovincitore, al totoabito e al totoospite. E Totocutugno? Ah no, stavolta non c’è …. credo!! Ma ci sono Albano e Romina, di nuovo insieme, dopo che si sono sputati veleno per anni, a portare al pubblico il loro grido… “Felicità!”

Alla prima ora le conduttrici sarebbero state Arisa ed Emma, alla prima esperienza in questo senso, ma che ben conoscono il palco dell’Ariston. Ma non ci bastava e mamma RAI ci ha subito regalato la “bellona”, arrivata da non so dove a tentennare con l’italiano, ma in groppa al cavallo bianco condotto da Raoul.

Ma il festival è della canzone. Si, quella il cui tema è immancabilmente iocheamote – matunonamime. Fortunatamente queste canzoni hanno vita breve, così che tra qualche settimana la pene d’amore dei cantanti non costituiranno più una pena per noi. E tra un anno, quando l’oblio su Sanremo 2015 sarà calato, ci chiederemo “chi è che ha vinto Sanremo l’anno scorso?”

Come ogni anno, invece, è un’altra la domanda che assale me: “perché Sanremo è Sanremo?”.

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