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‘I tavoli di sussidiarietà circolare’


Il sostantivo “tavolo”, accompagnato dall’aggettivo “circolare”, a me fa venire in mente Re Artù: un personaggio che vive ancora oggi tra mito, leggenda e favola della buonanotte, uomo che riuscì a creare un mondo giusto per i giusti. Con facili passaggi, se c’è un tavolo circolare e c’è un Re Artù, ci sono anche i prodi cavalieri, assisi attorno alla tavola rotonda (pardon… circolare). E cosa fanno tutti questi personaggi attorno ad un tavolo circolare? Fanno progetti “capaci di rispondere ai bisogni della collettività”.

Orbene, tornando a noi e ai nostri odierni travagliati tempi, quali sono i bisogni della collettività? Cosa serve ai cittadini, considerata la crisi economica che ci attanaglia, che ci strangola, che ci costringe a fare le valigie, così come già fecero i nostri nonni ed emigrare, in cerca di opportunità, in cerca di speranza?

Beh, considerato il numero di nocesi che sta optando per questa via, consapevoli che a Noci non vi è più speranza, mi permetto di suggerire uno dei bisogni della nostra collettività: attrezzarsi, nelle vicinanze, per un aeroporto con voli low cost per il Lussemburgo.

Re Artù, prodi cavalieri, mi dispiace, ma il Lussemburgo è lontano, e i vostri cavalli sono troppo lenti. Noi, oggi, prendiamo l’aereo.

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