D’Aprile: ripartiamo con la stessa squadra, sarà la nostra arma in più
Ritmi incalzanti per la comitiva della Pallamano Morea Assicurazione Noci: il club traghettato da mister Iaia è nel pieno della preparazione atletica in vista della prossima stagione in Serie A2. Tra i volti affaticati ma sorridenti non poteva mancare quello di Giuseppe D’Aprile che da quest’anno avrà un tifoso in più sugli spalti, il suo piccolo Andrea, che l’ha reso papà nei mesi scorsi. Gli abbiamo chiesto i propositi di inizio stagione.
D’Aprile la preparazione è iniziata da oltre una settimana. Che aria si respira in casa Pallamano Noci ?
Si respira un’aria diversa agli altri anni, più serena, perché comunque siamo un gruppo collaudato, i giovani un pizzico più maturi rispetto allo scorso anno; la settimana è volata, tra dolori vari come è giusto che sia e alla ricerca del giusto feeling con la palla. Abbiamo suddiviso ogni allenamento in due fasi, la prima della durata di un'ora circa dedicata allo sforzo continuo e al divertentissimo core stability, e la seconda della durata circa 40’, “più leggeri” con blocchi tecnico-tattici.
La società ha deciso di riconfermare in blocco la rosa protagonista della promozione in serie A2. E' la scelta giusta ?
Penso di si, mai era successo, almeno negli ultimi 12 anni, di ripartire con lo stesso rooster della stagione precedente, c'era sempre qualche novità in uscita e in entrata. Penso che l'esperienza maturata l'anno scorso dai più giovani e non, sarà la nostra arma in più e quindi credo che con i giocatori messi a disposizione del sempreverde Mister Iaia, anche quest'anno il nostro unico obbiettivo dovrà essere la promozione in serie A.
Nonostante la tua giovane età sei tra più anziani del gruppo. Cosa significa essere un punto di riferimento per le promesse biancoverdi ?
Grazie per l'anziano, anche se effettivamente a 26 anni nella pallamano sono quasi a fine carriera… nonostante il mio carattere difficile, ho promesso a me stesso che sarà un anno importante e di svolta, sicuramente anche per una responsabilità e motivazione in più che ho: quindi niente più “d'aprilate”, ma cercherò di guidare i compagni meno esperti verso l'obbiettivo comune. Io, mio fratello Malena, Gigi Ritella, Spinozza, Potone, e gli altri grandi abbiamo bisogno dei più giovani, tanto quanto loro hanno bisogno di noi: sono certo che con mister Iaia e la dirigenza alle spalle riusciremo tutti quanti a toglierci "sassi" dalle scarpe, come del resto abbiam fatto negli ultimi due anni. Auguro a tutti i pallamanisti d'Italia un grosso in bocca al lupo per la stagione 2015/16.