Quando la mamma lavora
Proprio ieri sera ho visto su FB un fumetto che rappresenta una donna alle prese con i suoi mille impegni da casalinga. Una casalinga che al mattino sveglia marito e figli, prepara loro la colazione, poi esce, fa la spesa, paga le bollette, rientra a casa e cucina, riassetta, lava-stira-ammira e poi, a sera, mette i figli a letto – si badi bene – dopo essersi accertata che i pargoli abbiano mangiato e si siano lavati i denti.
A differenza di quanto fanno le donne che lavorano. Le quali hanno notoriamente bambini e mariti che arrivano tardi a scuola o a lavoro. Perché forse non ci avete mai fatto caso, ma se per caso avete intravisto in giro per il paese bambini e uomini mal vestiti, denutriti, forse un po’ sporchi, è sicuramente perché la loro moglie-mamma lavora e, di conseguenza, non si è potuta accertare che i congiunti avessero mangiato e si fossero lavati i denti prima di andare a dormire.
Già, perché una donna che lavora non paga le bollette e, infatti, se vi capita di vedere una casa al buio, non servita da corrente elettrica, è sicuramente un posto dove abita una donna che lavora e dove, quindi, nessuno ha pagato le bollette.
Una casalinga merita rispetto perché, sono sicura, fa tanto; ma lasciatemi dire, una donna che lavora fa il doppio.