Il lavoro nobilita l’uomo
Ho sempre pensato che tra le virtù di una persona l’onestà ricopra un posto privilegiato. Cosa intendo per onestà? Il non voler fregare nessuno. Purtroppo questa, come tante altre, non è virtù appartenente a molti. Sono tante le persone che pensano di possederla o che, al peggio, non ne hanno ben capito il significato.
Il mondo in generale e il mondo del lavoro in modo particolare, al giorno d’oggi, soffre di una generale mancanza di onestà, condizione che si tramuta spesso in tutti quei comportamenti spregevoli (badge selvaggio, assenteismo ecc.) che spesso salta agli onori della cronaca.
Mi è capitato personalmente, qualche anno fa, di vedere un impiegato pubblico, in orario di lavoro, giocare a “Solitario” sul PC. Sono certa che periodi di poco lavoro possono capitare a tutti, per cui, giustamente, se uno non ha niente da fare, deve pur impiegare il proprio tempo, ma se quel tempo è pagato da noi cittadini, con le nostre tasse, un po’ ci rode, diciamo la verità.
A maggior ragione, se il lavoro da fare è tanto e spesso ci viene detto che se non si fa è perché manca il personale ci rode ancora di più. O no?