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Amputazioni alla cieca


Taglio non rima con risparmio e, tanto meno, con difesa della salute pubblica. Ogni amputazione deve essere preceduta da una valutazione della patologia in atto e della sua origine, dello stato attuale dei tessuti da asportare e di quelli da risparmiare e della previsione e preparazione di una protesi funzionante ed utile all’amputato le cui opinioni informate sono da privilegiare. I tagli ai Punti di primo intervento (ben 39) in Puglia  sembrano  altrettanti  funghi sorti nel terreno fertile di chi non sa come e cosa stia compiendo (“Padre, perdona loro…”).

Saltati a piè pari i confronti nel territorio, si pone mano impudentemente a tagli non tenendo neanche conto della stagione imminente (estate, turismo, rischi collegati, ecc) nella quale maggior bisogno c’è di soccorso adeguato a portata di lesione. Si cassano le postazioni finora in funzione, piuttosto che munirle di adeguate attrezzature e di personale qualificato ed idoneo, piuttosto che consentirne l’apertura anche notturna (lesioni, emergenze mediche o chirurgiche, purtroppo, non vanno a nanna). Non soppressione ma opportuno qualificare al meglio queste postazioni medicalizzate, renderle capaci di rispondere, con immediatezza e competenza, ai bisogni delle persone le quali, a proprio rischio, saranno costrette, in mancanza, a pietire un “passaggio” verso un pronto soccorso, non sempre facilmente raggiungibile da tutti, sentirsi ingabbiato in un “tricolore”, ricevere un numero ed attendere il proprio turno mentre il personale, negli ambulatori si affretta (“…fa i figli ciechi”) per smaltire le code.

Dov’è la programmazione? Dov’è la conoscenza del territorio in una Regione dove al bilancio negativo dei ricoveri (“viaggi della speranza”) fa riscontro quello positivo dei decisori importati cui manca – e non gliene si può dar colpa – la cultura, la geografia orografica, gli usi e costumi, la patologia, le urgenze le necessità del “Locus” (luogo). Si abbia il buon senso di tornare indietro ed iniziare, secondo la logica della materia, ad interrogare i cittadini , la geografia, i bisogni del locus. I risparmi si facciano altrove (anche nello stesso settore dei Pronto Soccorso) e non ci si costringa ad elencarli.

Editoriale di Nicola Simonetti su NOCI gazzettino – Maggio 2018

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