Jonas e il Mondo Nero di Carofiglio
Continua la serie di incontri di “Io leggo, tu leggi, noi leggiAMO”, ideata dall’associazione culturale "Vivere D’Arte Eventi" in collaborazione con il Mondadori Point, che nella serata di ieri, domenica 10 febbraio, ha ospitato per la seconda volta il celebre scrittore, architetto e regista Francesco Carofiglio.
L'evento è stato ospitato nel Chiostro di San Domenico ed ha visto la partecipazione di un pubblico attento e interessato, che ha accolto calorosamente il ritorno in terra nocese dello scrittore. Carofiglio, è tornato a Noci per presentare il suo ultimo romanzo “Jonas e il Mondo Nero”, edito da Piemme Editori, di cui aveva annunciato l’uscita durante il precedente incontro. Il libro parla di Jonas, un ragazzino di dodici anni che sembra vivere una vita normale, sino a quando scopre di vedere cose che nessun altro può vedere, presenze nate e cresciute in un altro mondo, un mondo cupo, senza luce.
Dialogando con Dora Intini, Carofiglio ha spiegato come il libro possa essere letto in due modi diversi: uno seguendo semplicemente la storia e facendosi trasportare dalle avventure vissute da Jonas, l’altro scoprendoci molteplici sfaccettature riconducibili al presente. Il libro affronta anche diverse tematiche affini non solo ai più piccoli, ma anche agli adulti, una tra tante la paura, spingendo il protagonista ad affrontarla e a crearne qualcosa di positivo. Grazie alla passione per Stephen King e le ambientazioni noir tipiche dei suoi libri, lo scrittore ha potuto creare questa storia, così come ha ispirato tanti altri romanzi da lui scritti nel corso degli anni. Ogni domanda posta è stata intervallata da alcune letture di passi, scelti dalla stessa Dora Intini, assegnati ad alcune studentesse che hanno reso la presentazione ancor più dinamica e coinvolgente.
Durante la serata Carofiglio ha proposto un gioco, una sorta di indovinello sensoriale nel quale il pubblico è stato invitato a chiudere gli occhi e a pensare all’ultima volta che ha mangiato una mela. Le risposte sono state molteplici, tra ricordi d’infanzia e sensazioni, e hanno dato vita ad una profonda discussione sull’importanza dei dettagli e di tutto quello che ci circonda. “Le storie nascono anche da questo – spiega Carofiglio che continuando – nascono dall’attenzione ai piccoli dettagli che ognuno riesce a dare alle cose semplici della vita. Andiamo sempre troppo di fretta, bisognerebbe invece fermarsi a guardare le cose e immaginare delle storie”.