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Donato all’acqua ed alla comunità


“Donato all’acqua” è il titolo del libro che racconta la storia dell'imprenditore nocese Donato Ritella, presentato sabato, 23 marzo, nell'affollata cornice del Chiostro delle Clarisse. Uomo sensibile e dedito alla famiglia, imprenditore lungimirante e illuminato: la storia del fondatore della Sereco ha appassionato il giornalista Carlo Figari tanto da convincerlo a scriverne un libro che custodisce insieme la vita di un uomo, il successo di un’azienda, l’identità di una comunità.

Le peculiarità del libro e del suo protagonista sono emerse con gradevolezza durante la conversazione intrattenuta da Ritella e Figari con il direttore di Telenorba Vincenzo Magistà: dagli aneddoti legati agli esordi lavorativi, ai primi investimenti all’estero, dalla crisi superata investendo in formazione del capitale umano e riorganizzazione interna, alle prospettive di sviluppo della Sereco oggi sempre più affidata ai figli Arianna e Tommaso. 60 dipendenti, una media di 500 macchine per la depurazione delle acque costruite all’anno nella zona industriale di Noci e installate in oltre 70 Paesi in tutto il mondo. Tuttavia solo il 10-15% del fatturato aziendale deriva da lavori realizzati in Italia: "Qui si lavora male – ammette con amarezza Ritella – Ci dicono spesso di essere cari ma perché non danno il giusto valore alla qualità. E poi c’è il dramma dei pagamenti, mai puntuali e della burocrazia da cui non puoi prescindere. Ma ho sempre affrontato i problemi di petto, con l’ambizione di fare sempre meglio". Con coraggio, che al pari della curiosità e dell’impegno sono tra i punti di forza sottolineati nel decalogo di consigli utili che Ritella ha inserito nel suo libro, eredità preziosa per gli imprenditori di domani.

Ricche di contenuti le parole di Figari; molto apprezzati gli interventi del sindaco Nisi, del Rettore del Politecnico di Bari Di Sciascio, del senatore Liuzzi, dello storico Pasquale Gentile e del direttore della Biblioteca comunale "Mons. Amatulli" Basile che hanno contribuito a disegnare un puntuale ritratto di Donato Ritella, lo stesso racchiuso nella pagine edite da Quorum Edizioni. "Da giovanissimo avevo due possibilità: dedicarmi alla materia spaziale e inseguire il sogno di fare il costruttore di razzi oppure percorrere la strada dell’acqua – ha raccontato Ritella – Ho capito ben presto che la seconda era la mia strada: noi viviamo per l’acqua che, però, non è una priorità della politica, non solo in Italia. E invece noi abbiamo il dovere di non sprecarla e avere cura e rispetto del pianeta che la genera".

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