Home Redazionali Editoriale

Non ci fu scompiglio


I riferimenti alla nostra festa di San Rocco fatta in un incontro di “Settembre in Santa Chiara” mi ha richiamato alla mente un gustoso episodio avvenuto negli ultimi anni quaranta del 1900.

La processione della domenica, dopo il tradizionale tragitto, si fermava in piazza Garibaldi ed il Santo veniva fermato, sempre tenuto a spalla, tra l’isolato corrispondente alla “villa” e lo spazio, più piccolo, che, all’epoca era destinato alla cassa armonica (la base era, allora, in pietra e, su di essa, veniva montata la volta in legno mantenuta da colonne che, oltre alla copertura, assicurava l’illuminazione policroma).

Perché quella fermata di circa 20 minuti? Per far “vedere, a San Rocco, i fuochi pirotecnici”, che puntualmente venivano effettuati. Terminati questi ultimi, la processione riprendeva avviandosi verso la Chiesa Madre. L’arciprete dell’epoca, don Pietro Tateo, teologo e storico insigne, non approvava questa fermata che mal si conciliava con la Fede e con il culto autentico del Santo e, anzi, sapeva tanto di superstizione inconciliabile con la Dottrina. Dopo aver tollerato, per alcuni anni, questo “rito”, l’Arciprete, avendo sentito anche il parere dei Canonici, dispose che la processione, quell’anno, avrebbe continuato il proprio cammino, mentre i fuochi pirotecnici gli avrebbero fatto corona ed omaggio.

La disposizione fu comunicata regolarmente al Comitato Feste Patronali. Ma, giunta la precessione al Largo Garibaldi, i portatori della Statua, si fermarono, come al solito, e la posero nel tradizionale assetto  idoneo per far “godere i fuochi” al Santo. Don Tateo non si scompose più di tanto. Egli ed i Canonici ed altri rappresentanti del Clero abbandonarono , in silenzio, la precessione e tornarono in Chiesa. San Rocco lo fece dopo i fuochi, accompagnato solo dalle confraternite e dai fedeli (alcuni, temendo disordini, si erano dileguati). Non ci fu, invece, alcuno scompiglio. Il programma della Festa continuò come preordinato e si tenne regolarmente la processione del lunedì sera con la partecipazione del Clero.

 

Nicola Simonetti

Altri articoli nella sezione Redazionali