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2023 ATTIMO PER ATTIMO, ORA PER ORA


Capodanno o Capo d’Anno? Gli italianisti dicono: “è indifferente; piena libertà di usare l’una o l’altra forma così come scrivere le iniziali delle parole in maiuscolo o minuscolo”. Una libertà, questa che ci affranca da dubbi ed incertezze, ci tranquillizza. Ma questo ci induce a meditare su “quant’è bella libertà” che, però, ancora oggi, nel mondo, latita. Ci sono luoghi nei quali alla persona è impedito di esprimere il proprio pensiero, di professare la propria religione, di essere donna-persona, di mostrare il proprio volto, studiare, lavorare, vivere in pace nella propria patria che qualcuno vuole usurparti con la violenza delle armi. Ed è subito inquietudine, infelicità e, spesso, morte. Questo, ancora, nell’anno 2023!

Il numero 23 ha importanza in numerologia. Ad iniziare dal primo matrimonio, quello di Adamo ed Eva, che – dice la tradizione – generarono 23 figlie dalle quali siamo nati tutti noi.

23: il numero primo formato da due numeri consecutivi, 2 e 3. Una combinazione delle loro energie: 2 = comunanza, reciprocità, spiritualità: 3 = progresso, espressività, fantasia, inventiva, speranza, realizzazione, carisma.
L’insieme dei due numeri, 23, è spinta ad osare, realizzare, programmare, promuovere affari, felicità, altruismo. Ne deriva l’imperativo categorico di aprirsi a se stessi ed agli altri, concentrare le proprie energie, fissare obiettivi e perseguirli con impegno, promuovendo ottimismo ed equilibrio pescando nell’equilibrio del chilometro di vie nervose che popolano e vivificano il nostro organismo, far tesoro di capacità ed esperienza da sfruttare per giungere al successo, sfruttare, al meglio, i nostri talenti.

Gli astri ed i numeri ci sono, carissimi lettori. Per rendere attuale il loro pronostico dobbiamo aggiungere volontà, entusiasmo, equilibrio del vivere ed apprezzare ognuno dei prossimi 365 giorni, cioè delle 8.765,82 ORE, dei 525.949,2minuti. Andrà bene, vedrete.

Il 2022 non è stato un anno migliore del precedente. All’epidemia strisciante si sono aggiunte guerre, violenze pubbliche e private, donne violate, imprigionate, uccise, comportamenti di uomini irresponsabili, contraddittori. A San Silvestro, bruceremo calendari ed agende passati. Ma i ricordi continueranno a bussare suscitando contraddittorio amore-odio, rimembrando il giorno in cui “hai aperto una porta che non era bene aprire” (Buzzati).

Siamo in tempo a richiuderla e ricominciare da capo. Basta odio e “guerra e santa/per l’eterno principio dell’agguanta” (Fucini).

Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e conoscenza (XXVI Inf. Divina Commedia”).

BUON ANNO NUOVO A TUTTI.

 

Nicola Simonetti

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