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Jerovante: “Decaro presidio di legalità riconosciuto da tutti”


Continua a far discutere quanto sta accadendo a Bari sul fronte Partito Democratico. Ne abbiamo parlato con Marta Jerovante, Consigliera comunale per Patto Democratico e Segretaria del circolo nocese del PD.

Qual è la posizione del PD nocese su quanto sta accadendo a Bari?

L’impianto accusatorio si fonda su indizi che paiono già seri e gravi, ma, a prescindere dalla verità che sarà accertata in sede processuale, per noi è importante riaffermare la totale adesione alla linea dettata dalla segretaria Elly Schlein: i principi di moralità politica, in primo luogo la responsabilità nei confronti dei militanti e degli elettori, e di etica personale dei leader locali devono venire sempre prima del successo elettorale, particolarmente quando vi sia anche solo un dubbio che possano essere messe a repentaglio l’onestà e la trasparenza. Comportamenti eticamente inammissibili non possono e non devono essere mai sottovalutati. Penetrante deve dunque essere il presidio morale che la classe dirigente del Partito regionale e le sue articolazioni territoriali assicurano costantemente. Per questo respingiamo con forza gli ingiustificati attacchi che si stanno portando contro il PD, soprattutto da parte di coloro i quali stanno speculando su un momento di difficoltà di chi dovrebbero considerare alleato e non avversario. Al contempo, ribadiamo che il Partito Democratico è sempre pronto a prevenire e stroncare pratiche corruttive e di inquinamento del voto e a cambiare tutto ciò che è e sarà necessario cambiare.

Avete risposto presente alla manifestazione pro Decaro del 23 marzo.

Proprio in tema di saldo presidio di legalità il Sindaco Antonio Decaro ne ha dato chiarissimo esempio nel corso del suo decennio di amministrazione, combattendo strenuamente ogni infiltrazione criminale, al punto che a dargliene atto non sono stati solo i suoi concittadini, ma la stessa Procura di Bari. La presenza del nostro Circolo a quella manifestazione è stata un netto segnale di solidarietà al Sindaco, una risposta inequivoca alla nomina da parte di Piantedosi di una Commissione di inchiesta che ci è apparsa un’evidente forzatura, soprattutto se letta in relazione con l’incontro che i parlamentari pugliesi del centro-destra avevano avuto con il Ministro dell’Interno, fissato appena 24 ore dopo le ordinanze di arresto dell’inchiesta pugliese; un uso chiaramente tutto politico e strumentale a pochi mesi dalle nuove amministrative.

Quanto accaduto a Bari, a Noci e in altre zone d’Italia lascia intendere che le Primarie siano ormai il passato del PD?

ll Partito Democratico si assume sempre una straordinaria responsabilità nella promozione di questo strumento, anche attraverso la pianificazione e la programmazione dell’evento e sollecitando fortemente la mobilitazione del corpo elettorale. Tuttavia le Primarie restano una delle modalità possibili per l’individuazione di un candidato unitario ed è questo l’aspetto più rilevante. L’obiettivo principale delle Primarie è, da un lato, la testimonianza forte del riconoscimento di una parte politica; dall’altro, il consolidamento di un’intera compagine che quel candidato e il suo programma politico-amministrativo andrà a sostenere. È dunque di tutta evidenza che il sistema delle Primarie non possa più funzionare laddove esso si deformi in una campagna personalistica, con candidati esclusivamente impegnati a piegare un metodo democratico alla propria ambizione, a dispetto di qualsiasi tentativo di salvaguardare la compattezza e la forza di un progetto che è e deve restare, sopra ogni cosa, collettivo. Le Primarie posseggono ancora la capacità di assegnare legittimazione democratica alla scelta di un candidato, a patto però che i singoli nomi dei soggetti interessati non vengano posti in modo irrimediabile, al limite dell’arroganza.

 

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