Home Cultura Eventi

Presentata la mostra su Tommaso Fiore


Martedì, 17 dicembre, è stata inaugurata la mostra didattico-documentaria “A lezione di libertà : Tommaso Fiore, umanista e meridionalista, tra etica e politica”, promossa dall’IPSAIC (Istituto Pugliese per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea) e dal Consiglio regionale della Puglia-Biblioteca del Consiglio regionale “Teca del Mediterraneo” e curata dai ricercatori IPSAIC Anna Gervasio, Vito Antonio Leuzzi e Raffaele Pellegrino.
La mostra è ospitata al primo piano del palazzo comunale di via Porta Putignano; la serata inaugurale si è invece tenuta nel sottostante Chiostro delle Clarisse; a fare gli onori di casa e a moderare gli interventi il direttore della Biblioteca Giuseppe Basile.
Il sindaco di Noci Francesco Intini nel ringraziare gli organizzatori per aver accettato l’invito di portare la mostra a Noci ha ricordato quanto sia attuale il pensiero di Tommaso Fiore e il suo messaggio di libertà. La libertà innanzi tutto dal bisogno, che senza di questa risulta difficile godere delle altre libertà. La libertà che si guadagna anche e innanzitutto con la dignità e il diritto al lavoro; perché soltanto chi è indipendente economicamente è libero di determinare il proprio destino e di sperare in un futuro dignitoso per i propri figli. Purtroppo ancora oggi per assicurare a tutti i diritti costituzionalmente garantiti c’è ancora molto da fare soprattutto da parte del ceto politico, che deve sempre operare in sintonia con tutte le parti sociali.
La consigliera comunale delegata alla Cultura Marta Jerovante, che ha fortemente voluto la presenza a Noci della mostra, dopo i ringraziamenti di rito ha letto uno stralcio del 1923, in cui Fiore denunciava duramente i danni del “borbonismo” e del “giolittismo”: “Nel Mezzogiorno non è possibile vita politica né costituzione di partiti perché vi manca l’organizzazione di grandi interessi collettivi: i pochi individui che in ogni cittadina fanno la politica si occupano degl’interessi personali di poche famiglie dominanti, dei capi parte, dei vari elettori, ne aiutano i figli negli studi e nelle carriere amministrative, danno loro i posti nel Comune e nelle poche aziende pubbliche, diminuiscono loro le tasse, li aiutano negli appalti dei servizi pubblici, e sono impossibilitati, anche volendo, a fare una politica di idee e d’interessi generali, ché parlerebbero a sordi”.
La Consigliera, nel considerare che purtroppo quanto denunciato da Fiore cent’anni fa sia in molti contesti di pressante attualità, ha evidenziato come il pensiero di Fiore oggi e in futuro debba essere ripreso, in particolare i messaggi sull’antifascismo, sulla strenua difesa della democrazia, sulla pace; ha altresì sottolineato come la nobile arte della politica debba avere una visione unitaria del rapporto tra le varie componenti della comunità e aver sempre e comunque prospettiva che contempli una forte visione, obiettivi, valori e scelte coerenti e responsabili.
Il professor Vito Antonio Leuzzi, presidente dell’IPSAIC, ha delineato la figura a tutto tondo di Tommaso Fiore, umanista, scrittore, meridionalista, politico, antifascista, educatore; l’importanza del suo impegno per il riscatto delle regioni meridionali; la capacità di andare alle radici dei problemi del Mezzogiorno e l’inestimabile eredità culturale che tutti dovremmo sforzarci di mettere a frutto. L’impegno sociale e politico di Fiore non fu mai disgiunto dalla sua passione per gli studi filosofici e letterari, alimentati dalle frequentazioni di grandi come Pascoli, Croce e Gobetti. Egli fu anche un grande appassionato e studioso di letteratura latina che pure insegnò.
Leuzzi ha inoltre rivolto un pensiero al compianto professor Giulio Esposito (1959-2015) che, con impegno, passione e professionalità, è stato un pilastro dell’IPSAIC.
Il professor Raffaele Pellegrino, conosciuto e apprezzato a Noci per aver insegnato presso il Liceo “Leonardo da Vinci”, si è invece soffermato sul pensiero pedagogico di Fiore analizzando l’opera del 1934 “L’educazione dei nostri figli”, traduzione del testo del 1926 “On education, especially in early childhood” di Bertrand Russell.
Il testo di Fiore, per quanto si tratti di una traduzione, è un atto di coraggio, considerando che viene pubblicato sotto il regime fascista, e, grazie alla prefazione, un inno alla libertà e a una “rivoluzione pedagogica”. Non devono esserci regole che possano imbrigliare l’innata vocazione alla libertà; la scuola dovrebbe ispirarsi al principio della centralità del fanciullo nel processo educativo per consentire una pedagogia collaborativa e dar voce innanzitutto ai più fragili e deboli. L’educazione è scoperta della libertà e non necessariamente deve avere sempre a che fare con l’utile; esiste una scienza dell’amore che è etica e la pedagogia, pertanto, è etica.
La scuola dovrebbe essere concepita come un primo passaggio e uno strumento per la trasformazione della società e gli insegnanti i suoi custodi. Una società democratica in cui nessuno dovrebbe aver paura di essere se stesso alla ricerca della verità.
Il direttore Basile a questo punto ha ricordato come a Noci la figura e l’opera di Tommaso Fiore emergano periodicamente. Nel testo “Scuola e società a Noci (1942-46)” di Giulio Esposito sono riportate delle corrispondenze tra il Comune e Fiore in qualità di Provveditore agli studi; nella stessa opera è ricordato il legame di amicizia che legava Fiore con l’ex sindaco nocese Vincenzo Guerra. A luglio del 1984, nel centenario della nascita, fu intestata a Fiore una strada urbana e nel 1999 gli fu dedicato il parco letterario Formiche di Puglia.
La direttrice dell’IPSAIC Anna Gervasio, dopo essersi congratulata per la sensibilità e per le iniziative culturali che, nel solco della lezione di Fiore, caratterizzano Noci, ha illustrato la mostra partendo dal tema della libertà, filo conduttore del percorso narrativo della mostra e della vita, in tutti gli ambiti, di Tommaso Fiore. Un tema e un percorso che testimoniano la società italiana del Novecento, con i problemi e i travagli, e documentano le trasformazioni anche dell’istruzione. Quanto in esposizione costituisce il risultato di una laboriosa e lunga attività di studio e ricerca avviata dai ricercatori IPSAIC su pubblicazioni e documenti reperiti in vari archivi e nell’Archivio dell’Istituto.
La professoressa Gervasio in conclusione si è augurata che la mostra possa essere fruita anche e soprattutto dai giovani, perché sono loro che possono e devono fare tesoro del percorso e della complessa opera dell’umanista pugliese per affrontare con maggiore consapevolezza il futuro.
A tal proposito il direttore della Biblioteca ha ricordato che la mostra resterà aperta tutti i giorni dalle ore 17.30 alle 20.00 fino al 18 gennaio (con esclusione dei giorni 24, 25, 26 .e 31/12 e 1 e 6/1).
A partire dal 7 gennaio inoltre le scuole potranno prenotare visite guidate nelle ore antimeridiane scrivendo all’indirizzo e-mail biblioteca.comunale@comune.noci.ba.it o telefonando al numero 080.4977304.
Nel prossimo mese di gennaio sarà inoltre organizzato, in collaborazione con l’Istituto di istruzione superiore “Leonardo Da Vinci – Agherbino”, un seminario per ricordare, nel decimo anniversario dalla scomparsa, l’indimenticabile Giulio Esposito.
In chiusura la dirigente scolastica dell’I.C. “Pascoli-Cappuccini” Antonella Sasanelli, anche in qualità di referente regionale dell’Associazione Scuola Strumento di Pace, E.I.P. Italia, ha proposto di realizzare in collaborazione con l’IPSAIC e altre istituzioni un Concorso su Tommaso Fiore uomo di scuola e di pace.
G.B.

Altri articoli nella sezione Cultura