Tombola in biblioteca, due appuntamenti
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venerdì 13 Dicembre 2024
da
Redazione NOCI gazzettino
Accanto al presepe e all’albero in tante famiglie non è Natale se durante le feste non si gioca alla tombola.
Poiché anche i frequentatori della Biblioteca costituiscono in fondo una grande famiglia, il personale e gli operatori volontari del Servizio civile universale del progetto “In Reading 2023” hanno deciso di organizzare due tombole in Biblioteca.
Il primo appuntamento è fissato per martedì 24 dicembre, alle ore 16.30, ed è riservato a bambine e bambini fino agli 11 anni. Mentre venerdì 27 dicembre, alle ore 17.30, la tombolata sarà aperta a tutte le età.
I posti sono limitati e per aderire è, pertanto, richiesta la prenotazione scrivendo all’indirizzo biblionoci@libero.it o contattando il numero 0804977304 (anche whatsapp).
Tra una lettura e l’altra a tema natalizio i partecipanti potranno sperare di vincere i premi messi a disposizione: libri e per i piccini anche dolci bontà generosamente offerte dalla Dulciar di Noci.
Ma da quando si gioca a tombola? Il gioco della tombola dovrebbe derivare dal gioco del lotto. Secondo il sito focusjunior.it “Le sue origini risalgono infatti a trecento anni fa, al 1734, in seguito a uno ‘storico’ litigio tra il re di Napoli, Carlo III di Borbone e il frate domenicano Gregorio Maria Rocco.
A quell’epoca nel Regno delle due Sicilie, e soprattutto a Napoli, il gioco d’azzardo del lotto era particolarmente diffuso. E il re voleva renderlo legale per poter così incassare i tanti soldi spesi dal popolo con le scommesse. Il frate, invece, si opponeva dicendo che la legalizzazione del gioco avrebbe allontanato ancora di più i fedeli dalla preghiera. Alla fine della disputa il re ebbe la meglio, tuttavia concordò con il frate che il gioco sarebbe stato sospeso durante le festività natalizie.
Ma i napoletani (e gli altri abitanti delle città del regno) non erano disposti a rinunciare a quel divertimento e continuarono a giocare al lotto… in famiglia! I novanta numeri del lotto furono così messi dentro ‘panarielli’ (appositi cestini di vimini) e vennero inventate le cartelle con i numeri disegnati per tenere conto delle estrazioni successive”.
Sembra che il gioco abbia assunto il nome di tombola poichè secondo alcuni il “panariello” ricordava nella forma il tombolo, uno strumento in passato utilizzato per fare merletti e pizzi.