La famosa giornalista Lucia Annunziata e il sindaco di Bari Antonio Decaro, mercoledì 5 giugno, hanno fatto tappa a Noci. Entrambi candidati nella lista del Partito Democratico alle elezioni europee dell’8 e 9 giugno hanno incontrato la comunità nocese. Nonostante l’inusuale orario, le ore 13.30 e il sole cocente, in tanti hanno assistito all’incontro svoltosi a Dimora Intini. Oltre ai due candidati sono intervenuti i deputati pugliesi del Partito Democratico Ubaldo Pagano e Marco Lacarra e il segretario del Pd Puglia Domenico De Santis. A fare gli onori di casa Marta Jerovante. Tanti i volti noti della politica nocese presenti all’evento, dall’ex sindaco Domenico Nisi a una larga rappresentanza dell’amministrazione attuale: il presidente del consiglio comunale Nicola Intini, gli assessori Antonella Recchia, Francesca Tinella e Natale Conforti e i consiglieri Paolo Conforti, Ivano Luciani e Giuseppe Curci. De Santis ha esortato i democratici nocesi all’impegno attivo: “Dovete fare un risultato eccezionale qui a Noci, rimbocchiamoci le maniche e andiamo casa per casa, strada per strada, viva Noci e viva il Pd”. Tutti gli interventi hanno sottolineato l’importanza di essere in Europa e di sentirsi europei. “Sento l’Europa più vicina, più amica”, ha detto Decaro che in chiusura ha aggiunto: “Oggi sono un po’ preoccupato perché sentiamo amica l’Europa ma meno amico il Governo che ci sta togliendo le risorse per la gestione delle opere pubbliche e soprattutto ai comuni del Sud”. Lacarra, nel finale del suo intervento, ha chiosato: “Dimostriamo che l’8 e il 9 giugno sappiamo benissimo cosa fare e che sappiamo distinguere chi vuole bene alla nostra terra e chi la odia e sappiamo distinguere chi in questi anni si è impegnato per restituire dignità alla nostra terra”. Annunziata, per la prima volta a Noci, ha decantato la bellezza dei nostri territori e esternato la convinzione che il Partito Democratico possa ottenere un ottimo risultato grazie al coinvolgimento e all’entusiasmo dei giovani, come riscontrato in questi giorni di campagna elettorale vissuta al Sud.

Stefano Impedovo