Mafia: singolare, femminile
Torna in Puglia “Mafia: singolare, femminile”, lo spettacolo scritto a quattro mani dal procuratore aggiunto di Palermo Marzia Sabella e dalla scrittrice Cetta Brancato. Lo spettacolo, patrocinato dalla ANM di Trapani, andrà in scena domenica 17 settembre 2017, alle 20.30, in Piazza Plebiscito.
"La mafia, in quanto fenomeno umano, ha un inizio ed una fine" sosteneva Giovanni Falcone. Ma è sicuramente un fenomeno umano che si insinua in diverse situazioni, anche le più impensabili. E’ anche un approccio mentale alla vita. "La nostra amministrazione – ha affermato l'assessore alla Cultura del Comune di Noci, Lorita Tinelli – ha deciso di cogliere l'opportunità di ospitare a Noci l'opera teatrale "Mafia; singolare femminile" per l'importante riflessione cui ci obbliga. Anche le donne possono contribuire a sostenere un sistema mafioso, quelle stesse che hanno le potenzialità di sciogliere quelle catene criminali, costruendo un percorso di legalità".
Storie di donne, di famiglie, di compromessi, negazioni e dolori, donne fragili e fortissime, tutte legate all’universo mafioso. Lo spettacolo è liberamente tratto dal libro “Nostro Onore” scritto dalla stessa Marzia Sabella e dalla giornalista Serena Uccello. La piece, interpretata da Stefania Blandeburgo, Maria Teresa Coraci e Giusy Frallonardo, con la voce fuori campo della presidente del Tribunale di Marsala Alessandra Camassa, andrà in scena in una serata patrocinata dall’Amministrazione comunale. Le musiche originali sono di Giana Guaiana. La regia è affidata a Luigi Taccone, coadiuvato dall’aiuto regista Enrico Romita.
In scena solo pochi elementi per non distrarre lo sguardo dalle vicende personali delle donne che rappresentano il cielo e la terra della mafia. Sul palco le storie della madre di un collaboratore di giustizia, la figlia di un complice esterno all’organizzazione, e altre figure ancora, tutte tratte da storie vere e tutte vittime della violenza, non solo fisica, della mafia. Il filo rosso che unisce i monologhi è costituito dalla voce della magistrata che le ha realmente incontrate nei verbali, nelle aule di udienza, nelle sale colloquio dei penitenziari e nelle intercettazioni.
L’accesso allo spettacolo è libero e gratuito.