Non si scherzi con la salute
I punti di primo intervento? Sua maestà la Regione, in virtù del decreto ministeriale 70, li chiude senza remore né discriminazioni: 39 in tutto. Si potrebbe forse essere persino d’accordo se, al loro posto, non si percepisse il nulla. Non è logico né equo e, tanto meno, economico.
Prima di chiudere sarebbe stato necessario (ma in maniera valida e non sulla carta o mantenendo lo status quo) potenziare il 118, rinforzare i pronto soccorso eliminando le inevitabili allungamenti delle code. Venerdì prossimo è previsto un incontro tra Governatore ed i direttori generali Asl. Saranno, questi ultimi, in grado di contrastare la decisione di Emiliano e, soprattutto, di richiedere uno studio approfondito delle necessità del territorio, un opportuno reperimento di fondi per migliorare ambienti e attrezzature ed aumentare gli organici sanitari e di tutela degli operatori di Pronti Soccorso e 118?
Attenzione: il rimedio (chiusura dei punti) potrebbe rivelarsi peggiore dello stato attuale e lo spreco di risorse che, giustamente, si vuole evitare, rivelarsi in perdite di salute e di sicurezza per la popolazione. Cosa, questa, che si risolverebbe anche in maggiore spesa per il SSN. Lo studio sul territorio, cui si è accennato, deve essere aperto anche all’eventuale possibilità che non tutti i Punti siano da chiudere per cui si deve giungere alla valutazione caso per caso, senza preconcetti né punizioni… politiche/amministrative/di simpatia o del contrario. Con la salute pubblica e, in particolare, con l’emergenza-salute non si scherzi.
Foto: Tarantobuonasera