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Il sorcio


Una porta socchiusa per lasciare asciugare il pavimento bagnato. Uno scricchiolio. La scoperta di un animale generalmente molto poco gradito che si aggira per casa. I ripetuti tentativi di uccisione dell’animale in questione. Le pareti sporche del sangue dell’animale.

Non è l’inizio di un film. È quanto è accaduto la scorsa settimana in una delle case che si affacciano sull’estramurale. Pare che l’episodio non sia isolato, dato che molte sono le lamentele dei cittadini esausti dal praticare uno sport particolarmente in voga negli ultimi tempi a Noci: la “caccia al topo”. Non è uno sport “nobile”, tipo la caccia alla volpe praticata da blasonati e incappellati cavalieri, ma uno sport che denota sporcizia e incuria.

Avevamo già notato che il numero di derattizzazioni e simili praticate quest’anno non lasciava presagire nulla di buono; la conferma del gran numero di topi che si aggirano per le nostre strade arriva dal fatto che nonostante la pratica sanitaria, in paese continuano ad aggirarsi animali con la coda anche di notevoli dimensioni.

Eppure non ci vuole molto a capire che questi animali potrebbero annidarsi nelle tante case, cantine, “sottani” abbandonati nel centro storico; che edifici fatiscenti in pieno centro, con annesse rigogliose jungle, sono il luogo ideale per la proliferazione dei ratti.

Su, coraggio, cominciamo a ripulire il paese!  

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