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I porti (in)sicuri


Mi sono trovata, proprio ieri, mentre riempivo il mio carrello per tre per una settimana almeno – come faccio da più di un mese – a vedere gente che esce dal supermercato con pochissimi prodotti, magari solo con uno.

In un primo momento, in questi casi, si grida all’inciviltà e allo scandalo. Si invocano le forze armate e la legge marziale. Non è facile. A volte l’uscita è solo un modo per sfuggire a situazioni che, spesso, sfuggono di mano. E magari quell’unico prodotto acquistato è quello che in quel momento ci si può permettere.

Spesso, anche nella mia storia professionale, mi hanno confessato che quando la situazione diventa insostenibile, si esce a fare una passeggiata. Si evitano le botte. Se si evitano le passeggiate, è probabile che non si riuscirà a fare altrettanto con le botte. Le case non sono porti sicuri per tutti.

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