Le città invisibili, omaggio a Italo Calvino
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a cura dell'associazione ARTES.
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Comunicato stampa
ARTES [punto di svolta] e Festival Chiostri e Inchiostri presentano
con il patrocinio del Comune di Noci
Le città invisibili
un omaggio a Italo Calvino
mostra di illustrazioni di Elisabetta Sbiroli
dal 26 luglio al 6 agosto 2023 Palazzo della Corte, Noci
dalle 17 alle 22
Vernissage mercoledì 26 luglio ore 19
ore 20 intervento critico di Anna D’Elia
sabato 29 luglio ore 22 Chiostro delle Clarisse
reading LE CITTA SOTTILI con Melania Evangelista e Elisabetta Sbiroli
sabato 6 agosto ore 22 Chiostro delle Clarisse
reading LE CITTA CONTINUE con Melania Evangelista e Elisabetta Sbiroli
Nel libro di Italo Calvino “Le città invisibili”, Marco Polo descrive all’imperatore Kublai Khan le città che ha conosciuto nel corso dei suoi viaggi: apparizioni fugaci, suoni, luci, profumi costituiscono il tessuto impalpabile del racconto. Elisabetta Sbiroli presenta a Noci nell’ambito del Festival Chiostri e Inchiostri una serie di cinquantacinque illustrazioni, una per ogni città dal nome di donna. I disegni realizzati a inchiostro e pastello rappresentano scene di aerea leggerezza, popolate da personaggi calvi e grassottelli. Il segno sottile scandaglia tuttavia la profondità malinconica della riflessione di Calvino rispetto alla città come spazio di memoria e di relazione. L’immagine infantile dell’abitazione come rifugio si diluisce nel non-luogo della città contemporanea, nelle sue periferie anonime e intercambiabili. Aldilà della funzione illustrativa, le immagini dialogano con il testo, moltiplicando le possibilità interpretative, e soffermandosi sul modo in cui l’organizzazione spaziale esercita una pressione sui corpi degli individui. Il percorso espositivo segue la scansione del libro, con un’articolazione intorno ai temi: – le città e la memoria, – le città e il desiderio, – le città e i segni, – le città sottili, – le città e gli scambi, – le città e gli occhi, – le città e il nome, – le città e i morti, – le città e il cielo, – le città continue, – le città nascoste. Nell’allestimento di Vera Granger, e con le luci di Daniel Granger, un filo luminoso collega le immagini delle città alla massa possente dell’Uomo di pietra, una scultura che presiede alla nascita della città, e concentra in sé le interrogazioni rispetto al suo futuro.