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Gesù, vieni a rinascere


Natale 2023: una scacchiera con tanti quadrati bianchi e neri, non più alternati. Molti di più i neri, freddi, isolati, tristi, amari, brutti, ignorati. Eppure Norman Vincent Peale (predicatore e scrittore Usa, promotore della teoria del pensiero positivo) aveva detto: “Il Natale muove una bacchetta magica sul mondo ed, ecco, tutto è più dolce e più bello”. Ora non più, evidentemente ad iniziare da quei Pandoro posti uno accanto all’altro. Alcuni, tanti, dal prezzo triplicato pur se identici ai loro vicini con la sola differenza di avvalersi della foto di una influencer e imprenditrice che – è trapelato – dovrebbe fruire di una quota cospicua dell’esubero economico giustificato dal voler finanziare la terapia delle malattie rare.

“Ho posto una mano nel tuo petto. L’ho ritratta… c’eran angoli pungenti e freddo tanto” (Kafka). La melodia di Napoli gli fa eco “che fridd 'int a stu core/…Tu staje luntane e' nun te cure e mme”. Quadrati bianchi e neri lontani che, a Natale, si distanziano ancor più. E, Tu, Bambinello di Betlemme, nato, per scelta, povero e adagiato, nudo, in una mangiatoia, guardi e piangi – certamente – per tanto scempio di amore.

Torna, caro Gesù, a nascere nel mondo, porta la corda con i suoi nodi duri e caccia i tanti che… “della tua casa hanno fatto una spelonca di ladroni”. E questi ultimi provocano anche guerre. Non c’è continente che non ne sia coinvolto. “ In guerra – scrive il poeta Refaat Al Araer – le vittime perdono il nome e diventano numeri”. Non solo proiettili, bombe, pugnali e sciabole. C’è anche la violenza su donne e bambini. Una valutazione ha rilevato che ne subiscono il 24% o più.

Ma, qui in terra, ci son anche i bambini che hanno freddo e fame, c’è il lavoratore che, nonostante la fatica improba, non riesce a sfamare sé, sua moglie ed i suoi figli, bambini sfruttati, oltraggiati, violati anch’essi, c’è la donna, sempre più insultata, offesa, profanata, uccisa, vi sono datori d’opera onesti ma taglieggiati, stritolati da malavita e burocrazie, politici che vorrebbero far bene ma il… così fan tutti li devia, commercianti oppressi da concorrenza astuta e malevola, buoni cittadini che subiscono sfruttamenti vari, migranti illusi, sfruttati, immessi nell’illegalità, strattonati da parole e fatti, ignorati, vilipesi. Tutti facilmente diventano… poveri Cristi che si affidano, sempre più numerosi, alle iniziative del volontariato, per fortuna tante ma pur sempre insufficienti per lenire molti bisogni, per così espanso dolore.

Nonostante tutto questo, ora, luminarie, musiche, mortaretti (purtroppo anche questi) ci spingono a dirci “Buon Natale” perché la Nascita del Bimbo (di qualunque bambino. Ma per quanto tempo ancora, in Italia, sentiremo i loro vagiti, sempre più rari?) è speranza, sorriso, gioia.

Gesù, vieni a rinascere. E sarà gioia vera.

 

Nicola Simonetti

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