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Noci continua a essere “Città che legge”


Il Comune di Noci continua a essere “Città Che legge”, rientrando nell’elenco, online dal 31 dicembre scorso, dei comuni che hanno ottenuto la qualifica di Città che legge per il triennio 2024-2025-2026 dimostrando di avere i requisiti richiesti.
Dalla lettura dipendono lo sviluppo intellettuale, sociale ed economico delle comunità: è con questa consapevolezza che il Centro per il libro e la lettura, d’intesa con l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), attraverso la qualifica di “Città che legge” promuove e valorizza le amministrazioni comunali impegnate a svolgere con continuità sul proprio territorio politiche pubbliche di promozione della lettura. L’intento è sostenere la crescita socio-culturale attraverso la diffusione della lettura come valore riconosciuto e condiviso, in grado di influenzare positivamente la qualità della vita individuale e collettiva.
Una Città che legge garantisce ai suoi abitanti l’accesso ai libri e alla lettura – attraverso biblioteche e librerie – ospita festival, rassegne o fiere che mobilitano i lettori e incuriosiscono i non lettori, partecipa a iniziative congiunte di promozione della lettura tra biblioteche, scuole, librerie e associazioni e aderisce a uno o più dei progetti nazionali del Centro per il libro e la lettura (Libriamoci, Maggio dei libri), si impegna a promuovere la lettura con continuità anche attraverso la stipula di un Patto locale per la lettura che preveda una stabile collaborazione tra enti pubblici, istituzioni scolastiche e soggetti privati per realizzare pratiche condivise.
Il Comune di Noci, soprattutto attraverso l’azione della Biblioteca comunale, da sempre svolge un’azione propulsiva nel diffondere la cultura della lettura tra tutte le fasce d’età. La qualifica di “Città che legge”, già acquisita nei bienni 2020-2021 e 2022-2023, consente di valorizzare ulteriormente le risorse culturali, tradizionali e produttive di cui la città dispone, anche in un’ottica di sviluppo e incremento del settore turistico/culturale. La sottoscrizione del “Patto locale per la lettura”, avvenuta nel 2021, con istituzioni pubbliche, associazioni culturali e soggetti privati permette di rafforzare il convincimento che la lettura sia una risorsa su cui investire e un valore sociale da sostenere. Lo sforzo in atto è quello di rafforzare una rete territoriale per rendere la lettura accessibile a tutti e senza ostacoli. In quest’ottica è già attiva una costante collaborazione soprattutto con le istituzioni scolastiche.
La consigliere delegata alla cultura Marta Jerovante, nel prendere atto con soddisfazione del rinnovato riconoscimento ottenuto, dichiara che «la qualifica di Città che legge deve essere onorata quotidianamente da parte di tutte e tutti con l’impegno a diffondere sempre più la pratica della lettura, con la netta convinzione che leggere è un diritto fondamentale, propedeutico all’esercizio degli altri diritti di cittadinanza. Dopo la sottoscrizione del Patto per la Lettura è invero mancata una programmazione puntuale degli interventi necessari a dare attuazione agli obiettivi del Patto medesimo. Se, da un lato, la sottoscrizione è rimasta comunque aperta a tutti i cittadini che, in forma singola o associata, ne condividano gli obiettivi e vogliano contribuire a realizzarli, dall’altro non ci si è dotati di un organismo, una sorta di coordinamento/direttivo, che dia un impulso continuativo alla progettazione e all’attuazione di iniziative coordinate ed orientate del sistema patrimoniale diffuso. Nel tempo i singoli soggetti (Scuole, associazioni culturali, strutture residenziali, ecc.) hanno promosso e realizzato molteplici attività di promozione della lettura, in assenza però di un progetto esteso e autenticamente condiviso. Ritengo dunque che sia assolutamente necessario riavviare un percorso più diffusamente partecipato che, mediante la lettura del territorio e delle sue memorie come pratica sociale, possa consentire di giungere ad un vero e proprio Piano per le Politiche culturali che abbia al centro gli adolescenti, a rischio o meno di marginalità, gli anziani, soli o in strutture residenziali, gli adulti in difficoltà, le famiglie di origine straniera da poco residenti nella nostra comunità, i disabili, in una prospettiva generativa di cura e benessere sociale. Occorre concentrarsi più profondamente su questi aspetti, in linea peraltro con l’approvato Manifesto Pugliese per il welfare culturale, affiancando questa attenzione all’intrattenimento e alla promozione territoriale, che non possono esaurire l’ispirazione e l’indirizzo di una programmazione culturale locale. Anticipo a tale riguardo che il nostro Comune è risultato assegnatario del finanziamento regionale nell’ambito dell’Avviso PugliaPartecipa, per l’attuazione di un processo/progetto partecipativo connesso proprio al Patto per la Lettura del Comune di Noci, al Patto Educativo di Comunità “Intrecci di comunità educanti” e alla Candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2027, e che persegue lo sfidante scopo di costituire una comunità di patrimonio per una governance delle politiche di promozione della cultura fondata sulla lettura collettiva del territorio».

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