Don Aniello e Mino Grassi alla “Festa del Lettore 2015â€
Immigrazione, accoglienza, solidarietà: sono sono alcune delle tematiche discusse sabato pomeriggio, in occasione della “Festa del Lettore 2015” promossa dall'associazione I presidi del Libro. Nell'accogliente cornice della Chiesa di Santa Chiara, Don Aniello e Mino Grassi hanno presentato al pubblico presente il loro libro “Legalità e scrittura”, quanto mai attuale considerati gli argomenti trattati. Il racconto del loro viaggio durante il cammino di Santiago è stato l'incipit di un coinvolgente confronto di sensazioni e idee fede e laicità, focalizzato sul concetto di speranza. Non a caso il titolo dato all'incontro è stato “I sentieri della speranza” emblematico e riassuntivo del senso che questo cammino ha rappresentato per i due protagonisti. Una riflessione che ha consentito di spostare l'attenzione su uno dei fenomeni di maggiore attualità, quello dell'immigrazione, a cui i due relatori si sono dedicati ampiamente esprimendo il loro parere favorevole “all'accoglienza di questi uomini affinchè possano essere in grado di riprendere una dignità, purchè gli immigrati stessi siano disponibili a rispettare le regole del territorio e della popolazione ospitante”.
Durante la discussione gli autori hanno preso a prestito le parole di Papa Francesco riflettendo sulla possibilità di “permettere lo sviluppo di queste popolazioni all'interno delle loro terre, inviando degli aiuti e partecipando attivamente alla scoperta delle proprie risorse.”
All'evento sono intervenuti il Sindaco Domenico Nisi e Don Maurizio, parroco della Chiesa Ss Nome di Gesù, che hanno raccontato rispettivamente l'esperienza del progetto SPRAR e quella del Centro Tinelli che, con l'aiuto delle associazioni Don Bosco e scout Noci 2, sarà presto adibito a centro accoglienza per alcuni ragazzi immigrati.
Alla domanda conclusiva: “si potrà arrivare ad una società multiculturale in grado di rispettarsi?”, i relatori sono stati concordi nell'affermare la necessità di richiamare al senso di rispetto soprattutto i giovani, chiamati a prendere le redini di una situazione difficile e al momento poco speranzosa.