Magdi Cristiano Allam “Siamo in guerra, occorre difenderciâ€
Lo scorso 18 dicembre, presso il chiostro delle Clarisse, Magdi Cristiano Allam, scrittore ed editorialista de “Il Giornale” è stato ospite dell’associazione culturale “Officina per Noci”. Nell’occasione Allam ha presentato il suo ultimo libro “Islam, siamo in guerra”, concepito prodromo i tragici accadimenti di Parigi che esprime, più in generale, il suo punto di vista sulla questione islamica.
La conferenza, moderata da Magda Amatulli referente dell’associazione nocese, ha previsto la prolusione dello scrittore e uno spazio di confronto con il pubblico. Il discorso del musulmano convertito al cattolicesimo, ha seguito un filo conduttore molto chiaro, rappresentato dalla necessità di riconoscere “lo stato di guerra” e, dunque, la possibilità di essere soggetti ad attacchi terroristici.
“E’ necessario prendere atto del fatto che oggi c’è una guerra in corso e che questa guerra è stata scatenata da un terrorismo islamico organizzato. Si tratta di un terrorismo che in qualche modo nasce con Osama Bin Laden e che oggi si è riorganizzato, grazie all’ISIS, in uno Stato, grande quasi quanto la Gran Bretagna. E’ un terrorismo che oggi noi abbiamo in casa e a dimostrarcelo sono proprio i fatti Parigi. Un fenomeno dunque autoctono ed endogeno, difficile da prevenire e reprimere perché opera attraverso micro cellule e non lascia tracce. La loro massima aspirazione è morire per poter uccidere i nemici dell’Islam” - ha spiegato Allam.
“Siamo in guerra. Occorre difenderci e ringrazio a tal riguardo, le forze armate, da sempre solerti a prevenire azioni terroristiche e che stanno presidiando questo incontro. Proprio sul tema sicurezza, ha continuato Allam - legittimare un’immigrazione incontrollata è pericoloso. Per la maggiore si tratta di musulmani ed è possibile che in essi persistano strategie di infiltrazione. Così come dovremmo procedere alla chiusura delle moschee poiché possibili covi del terrorismo islamico” .
La necessità, dunque, di tutelarci e salvaguardare il diritto di “essere noi stessi in casa nostra” è stata, dunque, centrale nella relazione di Allam. I modi e le misure utili da adottare, sono stati poi discussi e vagliati in un’attenta ed approfondita conversazione con il pubblico.