La crescita degli studenti non può prescindere dalla formazione musicale
“La musica è la disciplina che caratterizza profondamente il nostro patrimonio storico e culturale. Non abbiamo paragoni al mondo sulla nostra tradizione musicale. Abbiamo contribuito a creare stili e linguaggi musicali facendo di quest’arte una disciplina di alta formazione artistica. Dobbiamo continuare in questa direzione e il nostro impegno, quello delle istituzioni, deve essere rivolto al giusto riconoscimento del valore sociale e culturale di questo prezioso insegnamento. Solo così i giovani avranno lo stimolo di frequentare teatri e auditorium dove purtroppo spesso si registrano scarse presenze giovanili”. Così il sottosegretario al MIUR, senatrice Angela D’Onghia, che domani parteciperà alla Giornata di Studi su “La ricerca musicologica in Italia: stato e prospettive” presso la Sala della Comunicazione del Ministero dell’Istruzione.
“Il mondo dell’istruzione non può prescindere dalla formazione musicale fondamentale per l’educazione globale e la crescita degli studenti. Certo occorrono politiche mirate ad una più significativa presenza dell’educazione musicale nelle scuole di ogni ordine e grado. In questo modo potremo contribuire non solo ad un’azione di integrazione ed inclusione sociale, ma anche ad un approccio più completo nei confronti del mercato del lavoro. La musica è un linguaggio universale, un’opportunità importante per lo sviluppo collettivo. Nella formazione del cittadino, la fruizione musicale è un elemento fondamentale da promuovere e sostenere con tutti gli strumenti di cui la scuola dispone - ha aggiunto la D'Onghia concludendo - L’Italia è ricca di eccellenze musicali e di talenti per antica tradizione. Dobbiamo continuare a sviluppare competenze in questo settore per contribuire alla crescita economica, sociale e culturale del Paese salvaguardando un patrimonio che tutti ci invidiano”.