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Presentato il CAD Sociale di Noci

Lo scorso 16 giugno, presso il Bar Della Valle, è stato presentato il CAD Sociale di Noci, una nuova associazione dedita alla valorizzazione del territorio e, soprattutto, al sostegno del cittadino. A dar vita a questa associazione l'avv. Angela Lobianco, sostenuta dalla dott.ssa Floriana Liuzzi e dall'avv. Annalia Novembre.

Il CAD (Centro di Ascolto del Disagio) è un organo, presente su tutto il territorio nazionale, che si dedica ormai da anni a supportare tutti coloro che affrontano le più disparate difficoltà (dai lavoratori agli imprenditori). Ospiti dell'evento la dott.ssa Maria Domenica Mirandi (Presidente del CAD Sociale di Bari) e Gerardo Rosa Salsano (Presidente CAD Nazionale) che hanno spiegato l'importanza del CAD e tutti i progetti presenti e futuri dell'associazione. Il CAD infatti si occupa principalmente di "aggregare le persone", questo grazie alle iniziative di house sharing già messe in atto durante gli anni. Fondamentale è anche il turismo religioso, un nuovo e particolare tipo di turismo che cerca di creare itinerari legati contemporaneamente alla religione e alla storia del nostro territorio. Tutto questo possibile creando cooperative sociali di giovani che si occuperanno di gestire l'intero progetto. Altro tema, il microcredio con il quale sarà possibile, dopo un'attenta analisi da parte del CAD regionale, creare opportunità lavorative per i futuri imprenditori.

"Il CAD è un'associazione, ma noi ci sentiamo parte integrante della società, vogliamo essere la società del futuro - spiega Salsano, che conclude - Non vogliamo essere un partito ma vogliamo essere la gente, con la gente e per la gente, un'associazione che prende le idee e le trasforma in progetti". “Attualmente il problema è che non abbiamo più speranza, perché ci sentiamo tutti abbandonati da quel sistema che ci doveva tutelare, indicare la retta vita - spiega la presidente Angela Lobianco che conclude - La capacità del CAD sociale Noci, del mondo, deve essere quella di guardare a tutti noi. Se sta bene Noci stiamo bene tutti quanti. Non vogliamo una forma di assistenzialismo, noi vogliamo che ognuno di noi debba essere libero, e la libertà passa dall'indipendenza. Io sono sicura che ce la faremo, perché io non ce la voglio fare, ce la devo fare”.

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