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Io e l'altro nel Cenacolo di filosofia

Si è svolto nella serata di ieri, 5 giugno, l’ultimo incontro del “Cenacolo di Filosofia”, organizzato presso la sala conferenze della Parrocchia “SS.mo Nome di Gesù” dall’Accademia Filosofica “Giulio Cesare Vanini” di Noci. L’argomento trattato durante l’incontro è stato un tema ancora oggi molto attuale, con il quale la vita di ognuno di noi, dal personale, all’ambiente politico, si scontra giornalmente, ovvero “Io e l’altro”. Moderato dal prof. Giuseppe G. Liuzzi, l’incontro è stato scandito dagli interventi dei relatori della serata: don Maurizio Caldararo (parroco del "SS.mo Nome di Gesù"), il prof. Cosimo Lamanna (docente di Storia e Filosofia) e la prof.ssa Monica Di Chio (docente di Storia dell’Arte) che hanno trattato l’argomento rispettivamente dal punto di vista religioso, filosofico e artistico.

Nel corso della serata il tema è stato sviscerato in vari modi, partendo dalla constatazione che, ormai, l’uomo non riesce a comunicare con l’altro perché ne è fondamentalmente spaventato, e solo attraverso l’attuazione di un vero e proprio “cammino” è possibile risolvere il problema. Questo cammino viene suddiviso in tre aspetti principali: il primo sta nel riconoscere nell’altro la sua dignità di essere umano, riconoscendone anche il suo valore e la sua diversità, accettandola; in secondo luogo bisogna coltivare l’ascolto, mai come momento passivo ma bensì come un modo per avvicinarsi all’altro, rinunciando ad ogni pregiudizio; infine bisognerebbe accettare, riconoscere e vivere le differenze tra le persone come qualcosa di bello ed essenziale, giungendo così ad un dialogo.

Guardando, invece, il tema dal punto di vista filosofico si è parlato di come, ai giorni nostri, ci sia quasi una dualità, in quanto da un lato c’è la voglia e la tendenza ad aprirsi agli altri, dall’altro prevale il desiderio e il pensiero di se stessi. Attraverso citazioni e pensieri dettati dai diversi storici e filosofi, è stato presentato un percorso della filosofia dell’Io dalle origini sino ai giorni nostri; da qui dei cenni a Platone, Aristotele e Cartesio, per arrivare alla svolta avutasi tra l’ottocento e il novecento.

Infine è stato possibile scoprire l’Io attraverso l’arte, e i dipinti che hanno raffigurato, nel corso dei secoli, le interazioni tra persone di diverso rango ed estrazione sociale; il tutto accompagnato dalla lettura di alcuni aforismi capaci di descriverne le immagini.

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