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È di malva la tua veste, l’arte incontra la poesia

Nell’ambito della mostra d’arte grafica e pittorica “Cronache dal sottosuolo”, svoltasi al Chiostro delle Clarisse, il 29 aprile scorso v’è stata la presentazione del testo “È di malva la tua veste” edito da Aga. Il poemetto rappresenta l’incontro artistico tra Antonio De Grazia e Mario Gabriele, l’uno con i dipinti, l’altro con le parole.

Il testo infatti prende ispirazione dal dipinto di De Grazia “Lo scompiglio della corda rossa” che Mario Gabriele ha trasformato in un poemetto che esalta il valore della donna. Non a caso Lella Marzoli, giornalista, moderatrice dell’incontro, ha evidenziato nella prefazione quanto sia sublime il valore della donna, in tutti gli ambiti, che accompagna l’uomo in un cammino dal buio alla luce. La catarsi interiore, il liberarsi dalla corda, vuole essere il fine ultimo di questa lettura che Gabriele descrive inanellando le diverse opere pittoriche di De Grazia che hanno infuso ispirazione.

E anche il testo si suddivide in due parti. Nella prima viene descritto l’uomo avvilito e afflitto, nella seconda il processo per mano di donna verso un livello intimo più alto.  “Con Antonio, quando ci incontriamo, - dice Mario Gabriele - esprimiamo il pensiero filosofico artistico estremo. Nelle sue opere (De Grazia ndr) tratteggia delle cose che lui non riesce neanche ad immaginare. Antnio ha teorizzato addirittura la morte della pittura. Dal canto mio le sue opere mi hanno ispirato poesie scritte di getto e successivamente raccolte e pubblicate”.

La serata è stata impreziosita dalle letture di Angela De Grazia. A quanto pare l’incontro del pensiero filosofico artistico estremo tra i due autori ha prodotto un altro elemento artistico: È di malva la tua veste.  

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